Memoria e ricordi
Cortenova è un piccolo paese della provincia di Lecco, circondato da monti dalle linee morbide e ricoperti da boschi dai colori sfumati che fanno da sfondo al belato delle pecore, al tintinnio delle loro campanelle, all’abbaiare del cane, al chiacchierio dei pastori e al canto del gallo che, come un melodioso concerto, ogni mattina risvegliano il paese.
In questo luogo, a molti sconosciuto, è nata una iniziativa che è diventata sorgente inestinguibile di carità, amicizie, condivisioni.
Un sindaco, Antonio Melesi, dal cuore grande e con visioni innovative, ha saputo coinvolgere, negli anni 1991-95, l’intero paese alla causa dei Balcani, allora teatro di morte, odio, genocidi e pulizie etniche. Aiuti di ogni genere e con scadenze frequenti sono arrivati dalla popolazione di Cortenova.
Oggi, a distanza di anni, Cortenova fa memoria di quella solidarietà compiuta dai suoi abitanti che ebbero il coraggio di iniziarla e di continuarla.
Oggi Cortenova rinnova la memoria storica di quel conflitto con la pubblicazione di un libro ‘DIARIO DA SARAJEVO’, scritto da una profuga di Sarajevo, adottata, accolta e amata dall’intero paese, dove vi rimase per 9 anni: Ustalic Dubravka.
È un diario da cui emergono sentimenti di paure e speranze, episodi di guerra, separazione di famiglie e tanti ‘PERCHÉ’
È l’eredità che una mamma desidera lasciare ai propri figli perché apprezzino e rispettino la propria e l’altrui vita.
Sono annotazioni di una profuga che, separata dal marito dalla guerra dei Balcani (1991-95), è costretta a fuggire con il figlio dalla loro casa bombardata e con il figlio Arin trova rifugio a Zagabria. La Fondazione Rehobot, all’epoca con denominazione ‘Sezione Croata della Caritas Italiana’, viene loro in aiuto con il progetto ‘Adozione a distanza’. La Provvidenza volle che l’adottante fosse Gabriele, figlio dell’allora sindaco di Cortenova, Antonio Melesi. Così la storia si intreccia, i Melesi vengono a conoscere il loro adottato e nascono dei legami affettivi duraturi. Dubravka affida il suo diario alla famiglia Melesi e oggi quel diario è diventato un prezioso strumento didattico, grazie a Antonio Melesi, un sognatore visionario, dalle idee chiare e concrete, pronto a mettersi in gioco, un leader che crede in ciò che è di più sacro: l’uomo
Numerosa la partecipazione alla presentazione del libro. Oltre agli abitanti di Cortenova sono presenti i sindaci dei paesi limitrofi, il parroco e le nuove generazioni che seguono le orme dei pionieri della fraternità.
Nuove emozioni, nuovi sogni, nuovi progetti per il futuro.