Visita al carcere minorile di Turopolje
La Fondazione Rehobot continua la collaborazione, oramai pluridecennale, con il carcere minorile di Turopolje, vicino Zagabria.
Il giorno 3 gennaio 2023 una delegazione italiana, composta da: don Giampaolo Assiso, parroco di Anguillara Veneta, don Marco Bedin, parroco a Ospedaletto di Vicenza e la signora Paola Zambon, volontaria, accompagnata dal signor Luka Krilic, membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Rehobot ha visitato il carcere minorile nell’intento di stabilire possibili collaborazioni con strutture identiche italiane.
La vice direttrice ha presentato le varie attività formative che si svolgono all’interno del carcere, dalla scuola dell’obbligo per chi non l’ha completata fino alla formazione professionale. I minori durante gli anni di detenzione, che vanno da 6 mesi a 3 anni, possono conseguire sia il diploma di terza media che un attestato come aiuto cuoco, cameriere e saldatore. Quest’ultima professione è per ora ferma in quanto il laboratorio, dove si svolgeva la pratica, non asseconda i criteri tecnici attualmente in vigore; si attende la ristrutturazione dell’officina. Il carcere minorile di Turopolje, unico in Croazia, conta attualmente 37 minori, solo di sesso maschile, provenienti da tutto il territorio nazionale.
Tra i bisogni più impellenti, a detta dei responsabili, c’è la necessità di trovare un alloggio sicuro e protettivo per minori che uscendo non hanno la garanzia di una famiglia sana che li possa accogliere. Più protetti sono i rom che hanno vita di gruppo.
La Fondazione sta valutando, tra le future attività, la possibilità di realizzare un progetto di accoglienza in collaborazione con altre Associazioni già impegnate in attività a favore dei minori.
La visita è stata anche una occasione per i ragazzi di esprimere la oro gratitudine alla Fondazione Rehobot per le tute e le scarpe da ginnastica ricevuti come dono natalizio.