Povijest.

La Fondazione Rehobot affonda le sue radici nella Caritas italiana.
Essa è il frutto dell’esperienza maturata dalla Caritas italiana nei Paesi della Ex-Jugoslavia durante il conflitto bellico del 1991-95.

1992 - 1999

Nell’anno 1992 la Caritas italiana, per aiutare e accompagnare la popolazione vittima dei dissidi bellici della ex Jugoslavia, apre, presso la Caritas Croata a Zagabria, una sede operativa - 'Sezione croata della Caritas italiana', la cui direttrice è sr. Antonietta Maria Petrosino.
In collaborazione con le altre Caritas europee e, sostenuta dalla generosità delle Caritas diocesane italiane, da Associazioni e da privati cittadini, la Sezione croata della Caritas italiana è molto attiva e realizza numerosi progetti: interventi di prima accoglienza, progetti di emergenza e gemellaggi, Adozioni a distanza, riparazione e ristrutturazione di edifici, case, centri parrocchiali e centri sanitari, ricostruzione di un intero villaggio, Jarmina in Slavonia, progetti agricoli e educativi e riattiva scuole e centri di formazione professionale.
In una lettera del direttore della Caritas italiana, don Elvio Damoli, indirizzata alla direttrice sr. Antonietta Petrosino, così scrive:

È innegabile che la tua intelligenza e il tuo spiccato senso ecclesiale e organizzativo abbiano permesso a Caritas Italiana, a decine di Caritas diocesane e a centinaia di singole realtà di poter esercitare, in questi anni azioni di autentica carità.

2000 - 2004

Nell’anno 1997 la Caritas italiana annuncia che, con l’inizio del nuovo millennio, la Caritas italiana cesserà la sua attività caritativa in Croazia. Ecco quanto comunica il direttore don Elvio a sr. Antonietta:

Modificarsi, cambiare l’organizzazione, adeguando il proprio operare per rispondere in modo adeguato alle nuove necessità, è essere attenti ai segni dei tempi.
Per noi, terminare l’esperienza di sostegno alla sezione di Caritas Croata per i rapporti e progetti con l’Italia significa questo. La certezza che anche tu condivida il cambiamento ci viene indicata dal nome che tu hai pensato per la Fondazione: Recobot. Non è un titolo qualunque, esso rappresenta un valore a cui sono indirizzate azioni di alto valore etico e morale.
La prospettiva di valorizzare il patrimonio di esperienze che hai potuto acquisire nella lunga e intensa collaborazione per conto di Caritas Croazia in particolare con Caritas Italiana e con le Caritas diocesane italiane, ci spinge a porgerti sinceri auguri per tutte iniziative che andrai ad intraprendere nel nuovo millennio.

Nell’anno 1998, in comunione con la Caritas italiana, viene costituita in Italia la 'Fondazione Recobot' che opererà a Zagabria, in sostituzione della 'Sezione croata della Caritas italiana', a partire dall’anno 2000.

2004 - a oggi

Nell’anno 2004 matura l’idea di creare una nuova fondazione in Croazia con lo stesso nome di quella già esistente. La nuova Fondazione prende il nome in lingua croata di 'Zaklada Rehobot'.
In quegli anni, nella nascente Repubblica della Croazia, avvenivano notevoli cambiamenti soprattutto nelle principali sfere della vita economica e sociale.
L'alto tasso di disoccupazione e il basso livello di formazione professionale creavano un grande dislivello tra i bisogni del mercato del lavoro e il mondo scolastico.
La fondazione Rehobot, attenta a ogni cambiamento e per evitare l’esclusione dal lavoro di tanti giovani privi di un titolo di studio, mise come priorità nei suoi progetti l’istruzione e la formazione professionale che in gran parte realizza con le Adozioni a distanza.
La sua missione a difesa della sacralità e dignità della persona è ancora attiva e operante anche negli altri Paesi del sud est Europa.